CONFEURO: PAC, ITALIA IN RITARDO CAUSA CRISI DI GOVERNO. RIPARTIRE DA CONFRONTO ALLARGATO PER STARE AL PASSO CON L’EUROPA

Mar 1, 2021 | Comunicati

Gli effetti della crisi di Governo si sono fatti sentire anche sull’agricoltura, provocando un congelamento di fatto delle norme sulla Pac che non sono state pertanto aggiornate – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Bruxelles aveva concesso all’Italia un certo margine di flessibilità, permettendo di rimodulare le norme riguardanti diverse aree d’intervento come i diritti all’aiuto, il capping e i pagamenti redistributivi. Ma il ministero delle Politiche agricole non ha potuto far altro che prorogare le norme in vigore per il 2020 e il 2021.

L’efficacia dell’azione politica e amministrativa si misura anche su questioni che possono apparire tecniche, ma che sono rivelatrici della capacità di un Paese di stare al passo con i tempi e con le reali esigenze delle aziende agricole – continua Tiso. I ritardi accumulatisi per l’avvicendamento a Palazzo Chigi hanno purtroppo reso impossibile un confronto organico con le Regioni e il mondo produttivo, impedendo di procedere alle eventuali modifiche delle norme sulla Pac entro la scadenza del 19 febbraio.

La realizzazione di una vera transizione ecologica richiede prima di tutto una chiara agenda politica, che riparta dall’ascolto delle parti sociali ed economiche. Il confronto sul rilancio dell’agricoltura deve essere il punto di partenza di una nuova stagione. Rinnoviamo la disponibilità a offrire il nostro contributo, augurandoci che le indicazioni che emergeranno dal tavolo allargato siano attuate grazie alla ritrovata stabilità dell’esecutivo.