Quella che si accingono a vivere i cittadini – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – non potrà che essere una Pasqua amara, sia per l’aumento dei prezzi al dettaglio (dal 5% all’8%), sia per i continui rialzi dei costi di produzione dovuti al caro-carburante e alle numerose falle sistemiche interne alla filiera agroalimentare.

Questa situazione – continua Tiso – è figlia della mancanza di un piano nazionale per il rilancio del settore agricolo e per l’occupazione giovanile nel primario. Non si capisce ancora per quale motivo questi temi non rientrino nell’agenda di governo e cosa debbano fare gli operatori per far comprendere all’esecutivo la gravità della crisi del mondo agricolo.

E’ necessaria – conclude il presidente nazionale Confeuro – un’immediata presa di coscienza da parte delle istituzioni del ruolo nevralgico svolto dall’agricoltura per questo Paese, altrimenti tutto quello che è stato costruito in lunghi decenni non potrà che svanire nel silenzio.