CONFEURO: PIU’ AGRICOLTURA CONTRO LA POVERTA’ ASSOLUTA

Lug 15, 2015 | Comunicati

In un contesto nel quale ci sono 4 milioni e 102 mila persone in condizione di povertà assoluta – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – dovrebbe essere logico adottare delle politiche sociali di sostegno, ma ancor di più investire su quei settori come l’agricoltura in grado di rispondere ai bisogni di prima necessità. Ma in Italia no. Nel Bel Paese le cose non si risolvono mai senza una buona base di retorica, di promesse e di slide. Ed è infatti così che ci si ritova quasi a festeggiare l’arresto, dopo due anni consecutivi, dell’avanzata di quei dati sulla povertà assoluta che invece andrebbero commentati con tanta vergogna.

La nostra organizzazione – prosegue Tiso – si è più volte soffermata sulla multifunzionalità del primario e sull’esigenza di non considerare il settore come un semplice aggregato economico, ma piuttosto come un insieme di opportunita per la pensiola. Purtroppo però nessun passo avanti è stato fatto in questa direzione. E soprattutto il ministero per le Politiche Agricole e il governo non hanno mostrato una particolare capacità di ascolto per quelle organizzazioni di rappresentanza che non fossero le “tradizionali”.

Noi di Confeuro – conclude Tiso – rimaniamo convinti che sia proprio l’agricoltura, con il suo modello di progresso alternativo, con il suo rapporto con la natura e con i suoi valori, a rappresentare la soluzione italiana alla crisi di questi anni. L’auspicio è che presto lo comprendano anche coloro che da anni vivono all’interno dei processi decisionali.