Come Ufficio di Coordinamento Confeuro sentiamo l’esigenza di prendere immediatamente le distanze dalla posizione delle Acli con la quale si è annunciata l’introduzione del “Ticket sociale”. Il patronato Labor da noi promosso, infatti, si atterrà sempre alla sua mission e continuerà a svolgere gratuitamente le prestazioni richieste dai cittadini.

Il continuo e scandaloso attacco degli ultimi governi a tutte quelle strutture che hanno il compito di agevolare la vita dei cittadini in modo da permettergli di districarsi all’interno della selva burocratica creata dagli stessi esecutivi, rappresenta un chiaro segnale di voler privatizzare il sociale per darlo in mano alle aziende private. Ma come Confeuro, nonché come promotori del Patronato Labor, non accetteremo passivamente questo tentativo di cancellare quel che resta dello Stato di Diritto e metteremo in campo tutte le misure e le armi di cui disponiamo per impedire che i cittadini vengano ancora una volta calpestati nella propria dignità.

La nostra battaglia, alla quale speriamo aderiranno in molti, non è funzionale a difendere un piccolo orto da coltivare, ma a preservare i valori fondanti della Costituzione italiana.