La nuova giunta Emiliano si appresta ad affrontare una delle prove più importanti di questo inizio mandato: spendere nel modo migliore possibile i restanti 256,6 milioni di euro del Programma di Sviluppo Regionale pugliese ed evitare così di restituirli a Bruxelles – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Su un totale di 1,6 miliardi di euro, la Regione ne ha erogati finora circa un terzo, a causa di una burocrazia che non è stata in grado di elaborare procedure e indicazioni chiare, facendo perdere tempo e risorse alle imprese agricole.
C’è inoltre un dato che appare particolarmente preoccupante: l’inefficienza dell’amministrazione ha ostacolato anche l’ingresso dei giovani in agricoltura, con il risultato che il 75% delle domande di finanziamento da loro presentate sono state bocciate – continua Tiso. Stiamo assistendo a uno storico ritorno all’agricoltura in una regione con un elevato tasso di fuga delle nuove generazioni. Il nuovo richiamo dei più giovani per il lavoro della terra è un’opportunità di sviluppo che non può essere in alcun modo sprecata.
La Puglia è tra le ultime regioni italiane per la spesa di risorse pubbliche, sebbene disponga delle maggiori dotazioni per i PSR. Il governatore Emiliano e il neo assessore all’agricoltura Pentassuglia hanno ora la possibilità di invertire la tendenza e riparare gli errori commessi nella precedente legislatura. Lo devono ai coltivatori pugliesi e a tutti i cittadini che hanno dato loro fiducia nelle ultime elezioni. Entro il 31 dicembre di quest’anno, ultimo giorno utile per erogare i fondi europei ed evitare la restituzione, sapremo se le cose sono davvero cambiate.