La possibilità per coloro che hanno violato i limiti europei sanciti con le quote latte di pagare attraverso il meccanismo della rateizzazione – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è una scelta opportuna che tiene conto delle difficoltà contingenti di molti operatori del comparto. Ma la cosa importate è che da questo punto non si arrivi presto ad una amnistia.
Come Confeuro – prosegue Tiso – riteniamo giusto, soprattutto nel rispetto di tutti coloro che hanno svolto il proprio lavoro in osservanza delle regole, che lo Stato recuperi la somma dovuta (1,4 miliardi di euro). E non lo chiediamo per condannare qualcuno, ma solo per stabilire il primato di chi, a dispetto della fase recessiva e dei problemi quotidiani, continua a comportarsi correttamente e a fare della legalità un proprio baluardo.