E’ ormai da tempo che il settore primario soffre una crisi silenziosa rispetto ad altre, ma decisamente più impattante sulla vita dei cittadini.

Le variazioni climatiche, l’esaurimento dei terreni agricoli e le burocrazie nazionali e internazionali stanno mettendo a dura prova la tenuta del mondo agricolo e determinando in maniera chiara un forte abbassamento della qualità della vita dei cittadini italiani.

Il comparto agroalimentare ha bisogno di quelle riforme radicali che sono state più volte promosse e che passano dalla riorganizzazione della filiera alla crescita del reddito agricolo, dal sostegno alle Pmi all’abbattimento delle imposte.

Come Confeuro siamo assolutamente certi del grande patrimonio culturale ed enogastronomico rappresentato dal primario, ma perché sia finalmente possibile svilupparlo c’è l’assoluto bisogno di un impegno reciproco da parte delle istituzioni e degli attori delle filiera.