La riforma della scuola, preannunciata durante il meeting di Rimini dal Premier Renzi e dal Ministro Giannini, mostra – dichiara il presidente nazionale Confeuro Rocco Tiso – troppa attenzione verso la scuola privata e decisamente poca verso la pubblica.
Nei punti presi in esame poi – continua Tiso – non si rintraccia un percorso che prevede la costruzione di una coscienza civica per quelle che saranno le future generazioni; conoscere la situazione attuale per migliorare il mondo di domani è un punto fondamentale dal quale partire per un rinnovamento serio e funzionale.
Nel contesto odierno lo sviluppo viaggia sullo stesso binario della conoscenza dell’Europa e delle sue istituzioni, e tutto ciò che questo comporta oggi nel panorama economico-politico italiano. E’ per queste ragioni – sottolinea Tiso – che appare paradossale, ma certo in linea con la vetustà della politica nostrana, che nella programmazione scolastica non vi sia traccia di questi insegnamenti.
I limiti della riforma proposta, per quanto ancora ai suoi albori, – conclude Tiso – appiano già talmente evidenti da far divenire lecito suggerire al governo di riconsiderare le basi di partenza della stessa, ad oggi basata su paradigmi del tutto erronei.