CONFEURO: SPESA ALIMENTARE, CON RIDUZIONE IVA BENEFICI LIMITATI. PUNTARE SUI SOSTEGNI ALLE AZIENDE AGRICOLE

Lug 28, 2022 | Comunicati

generi alimentari

La riduzione dell’Iva su alcuni generi alimentari essenziali agirebbe sui sintomi dell’inflazione senza intervenire sulle cause che l’hanno generata – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Per incrementare l’offerta e abbattere i prezzi al dettaglio è necessario prima di tutto sostenere le aziende agricole, andando alla fonte del problema. Misure di questo tipo avrebbero benefici di ben più lunga durata e ricadute positive anche per i consumatori.

Si calcola che l’aumento dei prezzi favorito dalla guerra e dalle condizioni climatiche estreme farà lievitare quest’anno la spesa alimentare degli italiani di quasi 9 miliardi di euro – continua Tiso. A risentirne saranno soprattutto le fasce più deboli della popolazione. La riduzione dell’Iva su prodotti alimentari come pane, pasta, carne e pesce avrebbe però effetti limitati nel tempo.

Intervenire sul lato della domanda, senza stimolare l’offerta con sostegni alle aziende agricole, non inciderebbe sul destino del primo settore, che deve essere aiutato a superare questa difficile congiuntura. Sostenere le aziende significa anche incrementare l’offerta e rimettere in moto la filiera, favorendo la riduzione dei prezzi. Dopo due anni di provvedimenti tampone, è il momento di allargare gli orizzonti per favorire una ripresa duratura dell’agricoltura e cercare di conseguire maggiore autonomia alimentare.