La tragedia del terremoto che ha colpito il centro Italia causando almeno 290 morti – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – ha sconvolto tutto il Paese e portato ancora una volta alla luce le incompetenze della politica. Purtroppo infatti le istituzioni locali e nazionali hanno dimostrato di non aver imparato assolutamente nulla dalla precedente tragedia aquilana.
Nonostante i tanti annunci sulla volontà di ricostruire le zone colpite dal terremoto – continua Tiso – le paure che tutto questo venga dimenticato con il venir meno del clamore mediatico sono ampiamente giustificate; ed è proprio per queste ragioni che riteniamo doveroso chiedere al governo di agire subito predisponendo un piano sul medio-lungo periodo che abbia al centro il settore agricolo.
Il terremoto – prosegue Tiso – ha danneggiato il 90% delle stalle di Amatrice provocando ingenti danni alle strutture che ospitano 2800 pecore e 3000 mucche. Ora più che mai – conclude Tiso – serve una strategia di rilancio per la comunità di Amatrice e quelle di tutte le altre aree compite. E nessuna strategia – conclude Tiso –, se non quella agricola, è in grado di garantire uno sviluppo duraturo e simbicotico con le peculiarità dell’ambiente circostante.