“EL NINO LOBO”

Apr 26, 2018 | Dalla Confeuro

Sono circa 50 anni che siamo sbarcati sulla Luna. Immagini stupende, suggestive, segno identificativo che l’uomo c’è ed è il padrone di tutto ciò che conquista. Noi siamo abitanti “terralunari” e visto che non siamo soddisfatti ci stiamo attrezzando per andare su Marte. Intanto dallo spazio piovono diamanti da un Pianeta scomparso.
I preziosi sono giunti fino a noi grazie ad un meteorite caduto nel 2008 nel deserto del Sudan. Tutto dimostra l’immensità e il buio che la scienza deve illuminare. Misteri del mondo, segreti della vita!
Siamo negli anni ‘50, in piena dittatura franchista, in Sierra Morena, Marcos è il terzogenito di un boscaiolo, ma la miseria incombe, la madre muore, il padre, che si risposa, La matrigna frustrata convince il marito a vendere il figlio a un pastore, che poco dopo muore. E così Marcos rimane solo. Il primo contatto con i lupi avvenne in una grotta piena di lupetti, a cui rubai un pezzo di carne per la fame, quando tornò la mamma lupa, mi vide, si accorse dai resti vicino a me, capì che avevo tolto il cibo ai cuccioli e mi spinse con una zampata contro la roccia. Poi mi guardò negli occhi e mi avvicinò della carne che aveva appena cacciato. Diventai parte della famiglia. Vestivo con la pelle dei cervi che uccidevo, correvo con i lupi e ne imparai il linguaggio. L’ululato mi fa ancora bollire il sangue nelle vene»,
Poi : «Un giorno mi circondò la Guardia Civil a cavallo. Avevo i capelli lunghi fino alla cintura, scurissimo di pelle per il sole e la sporcizia, vestito di pelli e con i piedi ricoperti di pelle ruvida e calli, non avevo mai portato scarpe. Cercai di scappare ma mi catturarono, mi portarono da un prete che mi spedì a Madrid da suore che mi bloccarono la schiena tra due assi per riabituarmi a camminare dritto».
Un rientro alla civiltà non semplice, ma necessario. «Dopo un primo momento di celebrità, ho trovato lavoro, quando si ricordavano di farlo, mi pagavano pochissimo e in nero. Grazie ad poliziotto in pensione che mi ha portato in Galizia, ora faccio il contadino – un sospiro- i veri lupi sono gli uomini>>
Marcos Rodríguez Pantoja – è el niño-lobo, il bambino lupo, che è stato adottato per 12 anni, tra i 7 e i 19, da un branco. Oggi di anni ne ha 65 anni, vive a Rante, un paesino della Galizia. Marcos sostiene che la felicità la conosciuta solo quando era “el nino lobo”.
Lo scrittore inglese Thomas Thwaites, ha volontariamente sperimentato come diventare una capra. Una sorta di “vacanza dalle preoccupazioni umane” per abbracciare le preoccupazioni caprine. E, visto che non è semplice cambiare specie, ha dovuto arrangiarsi come poteva. Si è munito di una serie di arti prostetici per camminare come una capra e, con l’aiuto di un biologo piuttosto disponibile, si è anche fatto fare un rumine artificiale, cioè uno stomaco in grado di scomporre l’erba. Una sorta di mimetizzazione, anche cerebrale, nella vita di una capra della durata di tre giorni.
È stata un’esperienza strana. Di sicuro, come ha detto, “divertente”, ma in qualche modo “profonda”. Nemmeno del tutto tranquilla: camminare su gambe e braccia, anche su pendii scoscesi non è una barzelletta, come non lo è affrontare un caprone intenzionato a sfidarlo. “Per fortuna è intervenuta una capretta, con cui ero diventato amico qualche giorno prima, a difendermi. Il suo aiuto ha fatto sì che la tensione si stemperasse”.
Gli è servito per staccarsi dalla sua natura umana, per comprendere meglio la natura e capire cose nuove e fondamentali.
Due storie diverse che celano un comune malessere! Oggi essere uomo è più difficile di quanto si pensi. Progresso e tecnologie del XXI secolo stanno sostituendo il senso dell’umanità con la robotica ed altre diavolerie che guardano solo al profitto, bruciando ogni forma di comprensione. Restare al mondo e sempre più complicato, la società del trasformismo, dell’arrivismo e del consumismo è meno umana di quando la vita era difficile e si combatteva contro le forze della natura per sopravvivere.
I ruoli, purtroppo si sono invertiti è la natura che deve difendersi dall’uomo. Un esempio ci viene addirittura dalle industrie di abbigliamento. I vestiti sono fondamentali per la nostra vita ma allo stesso tempo sono una delle maggiori fonti d’inquinamento.
Uno studio sull’impatto ambientale dell’abbigliamento, ha messo in rilievo è il fatto che la maggior parte dei vestiti è realizzata in materiale sintetico, che ad ogni lavaggio rilascia una grande quantità di fibre invisibili e indistruttibili che va poi a finire nel mare.
Tutto il mondo sta cercando soluzioni alternative al problema dell’inquinamento vestiario, ad esempio sono stati fabbricati abiti alla birra, seta artificiale o tessili ricavati dagli scarti degli agrumi.