IL CONTADINO ELETTRONICO

Giu 28, 2017 | Dalla Confeuro

Visto da fuori sembra una coltivazione fantasma. Si estende su cinque ettari ben tenuti, ma dei contadini non si vede nemmeno l’ombra. Succede nelle campagne di Uri, dove c’è una carciofaia che si annaffia da sola. È la nuova frontiera dell’agricoltura di precisione: i campi vengono governati da una serie di sensori che comunicano con un sistema automatico di irrigazione e fanno risparmiare tempo e denaro agli agricoltori.
L’unico sistema pilota in Italia è stato installato nelle campagne dove si coltiva il carciofo biologico con l’irrigazione per aspersione. Una modalità che richiede flusso e pressione di acqua costanti. Questo per evitare che gli aspersori, sensibili alle variazioni di pressione, producano una distribuzione di acqua disomogenea sui campi. La carciofaia ha un’estensione di circa cinque ettari divisa in 3 settori di irrigazione che richiedono, nei mesi estivi, circa 400 metri cubi di acqua al giorno. Il proprietario ha a disposizione due pozzi d’acqua e un bacino d’accumulo in superficie. Gli esperti hanno progettato per lui un sistema di irrigazione complesso che viene azionato da un impianto fotovoltaico da 40kWp piazzato su un inseguitore solare per massimizzare l’esposizione al sole. Da una parte l’acqua viene pompata dai pozzi all’interno di un vascone di accumulo; dall’altra c’è una pompa che pesca dalla vasca e mette in pressione l’impianto di irrigazione.
L’imperativo è tagliare i consumi di qualsiasi tipo. Il primo obiettivo è mostrare la fattibilità tecnica ed economica su vasta scala di un sistema del genere, che a un alto tasso di innovazione fa corrispondere anche un elevato investimento iniziale, ben ripagato dal taglio della bolletta grazie all’impianto fotovoltaico. Infatti, l’installazione degli impianti pilota come quello di Uri hanno dimostrato che il costo dell’energia elettrica si è ridotto di percentuali tra il 50 e il 75 per cento. Da un dato del genere, oltre all’agricoltore ci guadagna anche l’ambiente: produzione di Co2 quasi azzerata. E poi c’è il grande tema dell’approvvigionamento idrico. Ridurre il consumo di acqua, soprattutto nel mezzo di un periodo di forte siccità che attanaglia l’isola, è una manna dal cielo.

Fonte: La Nuova Sardegna