LA PROVOCAZIONE DI UN PRODUTTORE: FRUTTA A OFFERTA LIBERA

Lug 3, 2017 | Dalla Confeuro

Non è solo una provocazione, ma è uno spaccato della realtà che molti piccoli produttori si trovano a vivere quotidianamente: coltivare frutta non è remunerativo e i prezzi delle pesche, per esempio, sono così bassi per l’agricoltore da non garantire marginalità.
E con quotazioni da zero virgola – è il ragionamento di un frutticoltore romagnolo – tanto vale mettere in vendita la frutta a offerta libera. Il cartello affisso davanti alla sua azienda agricola situata nelle prime colline del Cesenate ha suscitato diverse reazioni.
Il primo cittadino ravvisa un parallelo tra il messaggio dell’agricoltore e la situazione economica italiana. Da una parte le imprese sono oberate da oneri amministrativi e fiscali insostenibili – è il ragionamento del sindaco postato su Facebook – tali da non poter reggere la concorrenza globale; dall’altra “continuano i falsi proclami basati su numeri positivi che dovrebbero essere il segno del superamento della crisi economica. Io non la vedo proprio questa positività. Non dico si debba essere pessimisti, ma a forza di ascoltare persone di ogni età che perdono o non trovano il lavoro, che non arrivano a metà mese, che anno dopo anno riducono il loro tenore di vita per adeguarsi ad un mondo che non riescono a seguire, dico… non vi credo! Anzi credo che esista una strategia, quella di ridurre l’Italia a pezzettini, per poi comprarla, o venderla, a prezzo di saldo!”.

Fonte: ItaliaFruit