LA CARNE IN PROVETTA IN VENDITA DAL 2021

Dic 7, 2017 | Dalla Confeuro

Negli Stati Uniti la chiamano clean meat, «carne pulita», perché ha uno scarso impatto sull’ambiente e non prevede alcuna violenza sugli animali. Ma di fatto è una carne senza animali. Un sistema che, quando sarà a regime, «li escluderà completamente dalla filiera». A raccontare come sarà possibile, nel 2021, mangiare una bistecca senza dover uccidere un manzo (o un pollo, o un’anatra) è stato David Kay della «Memphis Meats», startup della Silicon Valley presente ieri all’ottavo Forum della Fondazione Barilla su Alimentazione e Nutrizione. Una due giorni negli spazi dell’Hangar Bicocca di Milano per confrontarsi sui grandi temi collegati al cibo — le migrazioni dovute alle risorse scarse, quegli 870 milioni di persone che soffrono la fame, quel miliardo e mezzo che invece è obeso — ma anche per dimostrare che il cibo, oltre che problema, è anche parte della soluzione.
Prendiamo quest’azienda fondata nel 2015 dal cardiologo Uma Valeti e dal biologo Nicholas Genovese e da poco finanziata con 17 milioni di dollari da Bill Gates: «Il mercato della carne è responsabile, da solo, del 18 per cento delle emissioni globali di anidride carbonica. E in pochi anni la domanda raddoppierà — sintetizza Kay —. Noi puntiamo a tagliare le emissioni del 90 per cento e il consumo di acqua dell’80». Come? «Eliminando gli animali dalla produzione . Basta un prelievo indolore di cellule — spiega — per ottenere una coltura in grado di auto-rigenerarsi. Per quattro-sei settimane la nutriamo in contenitori simili a quelli che si usano per fare la birra con ossigeno, amminoacidi e altre sostanze. Poi “raccogliamo” quello che si presenta come un pezzo di carne cruda. Lo abbiamo cotto e lo abbiamo testato. Piace: sa davvero di carne, perché è carne». Al momento per produrne mezzo chilo servono 2.400 dollari, ma i costi sono già calati (un anno fa ce ne volevano 18 mila). «Per il 2021 — assicura Kay — saremo sul mercato a prezzi abbordabili».

Fonte: Corriere della Sera