LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE HA RADICI ANTICHE

Nov 23, 2017 | Dalla Confeuro

La disuguaglianza sociale ha radici molto antiche e “dura” da almeno 11 mila anni. Le sue origini e la sua crescita sembrano essere collegate alla diffusione dell’agricoltura, la coltivazione di piante e l’addomesticazione di animali grandi, come mucche e cavalli, oltre ad una crescente organizzazione sociale. Lo hanno ricostruito i ricercatori della Washington state university nel loro studio pubblicato sulla rivista Nature.
Sotto la guida di Timothy Kohler, hanno analizzato le dimensioni e la struttura delle abitazioni in 63 antichissime società di Nord-America, Europa, Asia e Africa, dai cacciatori-raccoglitori alle antiche città. In questo modo hanno scoperto che il maggiore tasso di disuguaglianza si aveva nelle società del Vecchio Mondo di Europa e Asia e non in quelle del Nuovo Mondo, che al contrario ora detiene il primato con il record degli Stati Uniti.
Alla base delle disuguaglianze ci sarebbe, secondo i ricercatori, la presenza dei grandi animali addomesticati, come cavalli, bovini e maiali, presenti in Europa e Asia, ma assenti per lo più in Nord America, dove le case avevano più o meno tutte le stesse dimensioni. Questi animali, impiegati per arare i campi, trasportare merci e in guerra, hanno portato alla creazione di una classe di proprietari terrieri e contadini senza terra, e nuova elite di guerrieri a cavallo, che hanno permesso alle società euroasiatiche di acquisire più territori e guadagnare ricchezza.
A incidere, nelle antiche società del Vecchio mondo, anche l’arrivo della metallurgia e l’uso del bronzo, che aiutò i guerrieri. Le società con il minor tasso di disuguaglianza sono risultate essere quelle dei cacciatori-raccoglitori, che non essendo stanziali non potevano accumulare molta ricchezza da trasmettere alle generazioni successive. Più alti i valori invece delle società dedite all’orticultura e agricoltura.

Fonte: La Repubblica