LETTERA APERTA ….. NON LETTERA “MORTA”

Mag 4, 2018 | Dalla Confeuro

Quando la politica parla ma non comunica, è lecito immaginare che ormai i margini tra chi vota e chi beneficia dei voti, sono come la distanza tra chi deve conquistare la vetta e la montagna!
Il linguaggio è sempre lo stesso, più farfugliato che chiaro: nessuno ha idea di come parlarci, di come coinvolgerci, di come convincere i giovani di interessarsi di politica, che non è necessariamente sinonimo di “partito”.
LETTERA DEI FIGLI ALLA POLITICA
Senza perdersi in titoli e onorificenze: Noi, schiera di giovani mediamente istruiti, non considerati nei sondaggi pilotati, ma siamo tanti per intenderci e parliamo per molti, dato che la più alta percentuale di astensioni ci appartiene e quindi decisivi a spostare l’ago della bilancia in questa tornata elettorale non siamo andati alle urne perché nessuno ci rappresenta e nessuno ci sta parlando. Ormai abbiamo capito che della disoccupazione giovanile se si parla sarà forse, nella prossima campagna elettorale. Intanto abbiamo pensato: perché non possiamo far parlare i vari tg e giornali di noi quelli fino ai trenta. Perché, cari politici, non andate in tv a confrontarvi su questo, invece che su temi triti e ritriti che ci danno la nausea. Parlateci dei soldi tolti all’istruzione, al nostro e VOSTRO futuro. Parlateci della disoccupazione giovanile più alta d’Europa e cosa pensate per creare lavoro. Parlateci dei soldi spesi a formare intere schiere di laureati e che se ne vanno, angosciati dal deserto intorno a loro. Il nostro è un mondo reale, dove si lotta giorno dopo giorno per “tirare avanti”. Parlateci del vostro, diteci cosa e come fare, per passare dal buio della disperazione alla luce della speranza e quanti anni dobbiamo aspettare affinché la speranza diventi certezza.
Siamo consapevoli che la democrazia è minacciata in tutto il mondo, ma la nostra da “Democrazia imperfetta” negli ultimi tempi è più vicina ai “regimi ibridi”, mentre per – corruzione – siamo tra i primi al mondo. La nostra storia è stata scritta più volte e spesso si è usato il sangue degli innocenti: bombe, finzioni, tormenti, tribolazioni e immani sofferenze.
Lo Stivale è stato governato da esecutivi artificiali con finte corone di spine, alcuni sono saliti al potere in veste di pecore ma poi, senza darne conto ai cittadini, negli anni hanno aumentato a dismisura solo il debito pubblico, solo per citare un testimone sempre più presente.
Sono i giovani di oggi che dovranno formare gli adolescenti per i decenni a venire e per i quali dovrà essere chiaro che il parametro a cui aderire è il merito, la cultura, professionalità ma soprattutto dignità e rispetto. Evitiamo per il futuro che si ripeta quello che accade oggi :<