MEMORIA E VERITÀ

Gen 29, 2018 | Dalla Confeuro

Non è facile per l’insegnante spiegare agli alunni e alle alunne cos’è stato l’Olocausto, quanto è successo non molto tempo fa in Italia e in Europa, come hanno sofferto gravemente bambini e bambine come loro e quanti milioni di persone sono state brutalmente uccise. Questi racconti atroci spegnerebbero i loro occhi, i loro sorrisi; ucciderebbero i loro sogni, le loro fantasie. Ma la verità bisogna raccontarla, bisogna farla conoscere. E allora, quando in quel giorno della Memoria, anche se con grande tatto si inizia a descrivere e spiegare l’Olocausto, il loro sguardo cambia, il silenzio si fa pesante, la tristezza scende nei cuori.
Quest’anno, no. Nell’Istituto Comprensivo “Mattia Preti” di Catanzaro, si aprono le finestre alla speranza. E’ stato così, invitato, venerdì 26 gennaio, lo scrittore Pietro Cerati Mariani, vicepresidente dell’Asso
ciazione Amici di Neve Shalom – Wahat al Salam, per sentire il racconto di chi si è rimboccato le maniche per tracciare nuove strade di Pace. Wahat al-Salam – Neve Shalom (“Oasi di Pace” in Arabo e in Ebraico) è il villaggio creato da Ebrei e da Arabi palestinesi, tutti cittadini di Israele. Un villaggio in cui tutti i membri sono impegnati nel lavoro di educazione per la pace, l’uguaglianza e la comprensione fra le due popolazioni.
Tra i banchi della scuola primaria di via Molise ci saranno anche alcuni studenti e studentesse del Liceo Classico Galluppi. I ragazzi seguiranno insieme ai bambini l’incontro, per poi trattenersi nelle classi per un dialogo e un approfondimento sulle tematiche trattate. Un esempio di come si possa costruire insieme, attraverso un ponte tra generazioni, un cammino di dialogo per la pace.
“La Pace è possibile, costruiamola anche noi a partire dalla nostra comunità educante!” – Gli insegnanti.