NASCE INIZIATIVA COMUNE

Dic 1, 2017 | Dalla Confeuro

La missione è la partecipazione, il coinvolgimento, l’ascolto, la consapevolezza che i cittadini del mondo hanno bisogno di verità.
Non la solita pacca sulla spalla, né le rassicurazioni, nemmeno il solito ci penso “IO”! Nell’era del tutto “mi”, l’essere umano ha bisogno di riflettere e, lascia intendere che ognuno ha la sua sensibilità, per cui invita tutti, prima di parlare a riflettere o meglio a pensare.
Il bisogno di pensare rimanda al primato della parola e alla mente che pensa, e che così la parola quando si ascolta è giusta e chiara.
Il bisogno di non pensare rimanda al primato del silenzio e alla mente che non pensa, dà la sensazione che è spenta o spensierata.
Il nostro tempo s’interseca tra pensieri, parole e silenzi. Quale dei tre ci è più necessario per vivere?
Per rispondere, bisogna chiarire cosa si intende per silenzio. Gli interrogativi sono diversi: cos’è il silenzio? Cosa si ricava stando in silenzio? Qual è il contrario del silenzio? Il tempo?
Uno stile poco diffuso, ma singolare è iniziare una risposta, facendo una domanda. Come per esempio: un sasso può fare silenzio? La risposta è intrinseca nella domanda! Il silenzio degli esseri umani è un’opzione della libertà, e per questo non è mai senza il verbo, anzitutto il verbo fare, ma poi anche altri verbi come rispettare, sentire, ascoltare, contemplare, imporre, rompere… Al contrario degli oggetti privi di parola che non possono fare silenzio, nell’ambito umano si accede al silenzio, sapendolo e volendolo fare. Ben lungi dall’essere mutismo, il silenzio degli esseri umani è una forma consapevole.
Quando parlo di correlazione intendo riferirmi anzitutto a qualcosa di fisico, al fatto più volte ribadito che ogni cosa è un sistema. Ma se ogni cosa è un sistema, allora la logica della natura è strutturalmente volta alla creazione di sistemi: la natura funziona creando sistemi. E come si crea un sistema? Si crea assemblando elementi originariamente diversi e a loro volta scaturiti dalla logica sistemica.
Tale logica si può anche chiamare comunicazione. La logica relazionale che permette l’aggregazione è comunicazione, nel senso che elementi estranei tra loro comunicano e diventano comuni, formano un’unità superiore.
Tutto nel mondo è un sistema, quindi tutto comunica, tutto si parla. Essere, consistere, sussistere significa comunicare, e la logica che presiede il mondo è la comunicazione.
Il silenzio è la condizione esistenziale per la profondità, la conoscenza, la capacità di vedere rettamente quello che c’è ed evitare di vedere quello che non c’è.

Se il contrario del silenzio fosse la parola (intesa come comunicazione o relazione originaria), il silenzio sarebbe un nemico della vita e un servitore della morte, visto che la logica della natura e della vita è la comunicazione.
Il contrario del silenzio è il rumore. Il silenzio e il rumore si comprendono nella loro opposizione in riferimento al fenomeno originario della comunicazione.
Il rumore è la disposizione contraria di chi o non è in grado di servire una realtà più grande per la fragilità del suo ego avvolto da paure e superficialità. In particolare in questo caso si ha quella tipologia di ego-egoismo che mira ad asservire ogni cosa a sé e al proprio interesse, la disposizione di chi non intende comprendere ma solo prendere, perché vive un rapporto con la realtà unicamente all’insegna del guadagno, e quando pensa, pensa sempre e solo a come guadagnare e a come affermarsi, sicché il pensare non è altro che una grande affermazione dell’ego.
Fossero anche i pensieri più alti, le teorie più innovative, le filosofie più originali, i pensieri fuoriusciti da un ego impediscono una reale capacità di vedere, di sentire nel senso originario di provare sentimenti, e quindi di entrare in empatia e di capire veramente. Chi è in preda al rumore interiore è sempre destinato a ignorare la vera essenza del fenomeno.