POLLO E SALSICCIA

Gen 25, 2018 | Dalla Confeuro

Prendi due uova, sbattile perbene, poi gira verso sinistra, subito ritorna a destra, prima che le cuoci in padella guardale meglio, hai fatto una frittata.
A questo mondo ci sono orbi e ladri, ma anche ladri che prenderanno botte da orbi. Ladri di uova di gallina, e ladri di galline. No, non vi sbagliate i ladri sono due. Perché, uno è convinto che è nato prima l’uovo, e l’altro la gallina. E giù per il pollaio, confondendo il gallo per la gallina. Non tanto perché né l’uno e né l’altro distinguono i pennuti, ma solo perché entrambi prima di attraversare la porta si devono piegare.
Certo sono costretti perché volano alto, ma a guardarli meglio non sono, sì nel senso vero di non essere. Come il paese dei “tre senza”.
I due però, di professione, sono manipolatori che spesso dimenticano quali animali stanno allevando. Una storia da archeologia agricola. Di quelle che a sentirne parlare ti strappano un sorriso. La notizia non è tanto il processo, quanto la consapevolezza che ancora esistano i ladri di galline. Metafora di quei disgraziati incapaci di elevarsi al rango di delinquenti, i ladruncoli di bipedi resistono ai margini nell’antologia della microcriminalità. Se il valore dell’obiettivo e la difficoltà nel raggiungerlo sono i parametri che “qualificano” la caratura di un bandito nella graduatoria della mala, nella fattispecie siamo a livelli di dilettantismo destabilizzante.
L’incompetenza in agricoltura e soprattutto nell’uso degli alimenti, hanno influito negativamente proprio sui consumi di carni e in generale delle derrate alimentari.
Abbiamo sfiduciato gli agricoltori seri, quelli che restano e strillano sono dilettanti. Così in giro si sentono baggianate, trite e ritrite di un settore oggi affollato da maneggioni e alchimisti.
Un tempo, prima di parlare di cibo e manipolazioni, le persone capaci dovevano dimostrare se distinguevano una patata da un barbabietola. Insomma chi s’azzardava a cimentarsi con i prodotti della terra, doveva chiaramente sapere di cosa stava parlando e cosa significa Terra.
Oggi grazie al servilismo, agli inchini e alle reverenze ebeti, presuntuosi e azzeccagarbugli stanno depauperando il primario, facendo pagare il prezzo a tutto il Paese.
Nel corso della propria esistenza sarà capitato a tutti di incontrare individui che si credono – a torto – superiori agli altri. Secondo alcuni psicanalisti, i presuntuosi sarebbero persone da compatire più che da detestare.
La psicanalisi sostiene che la presunzione potrebbe essere indice di una personalità perversa: “le personalità narcisistiche nascondono un sentimento di onnipotenza e un sentimento d’impotenza”.

Ciò che è davvero insopportabile con i presuntuosi, è il lato egocentrico. Tutto gira intorno a loro, vedono solo la pagliuzza che spunta dalle scarpe, dopo aver calpestato altro. Giustamente non si può fare del torto alla scienza, anche se madre natura scherza sempre più frequentemente.
Un passante richiamato dal “fracasso” guardando l’orbo e il segnato: non ti curar di loro sono il parto settimino dell’indifferenza.