PORTARE LA CROCE – CANTARE NEL CORO (Iniziativa Comune)

Lug 13, 2018 | Dalla Confeuro

NON C’È GOVERNO NÉ PARTITO CHE NON SI SIA OCCUPATO DEI PENSIONATI DURANTE LE CAMPAGNE ELETTORALI CON PROPOSITI GENEROSI PER ABBATTERE GLI STECCATI TRA POVERTÀ E OPULENZA
Guardando i numeri contenuti nel Rapporto INPS – 2017 – la strada dei miserabili è tutta una buca, come le vie di Roma, fatte così per una questione di “allert” per chi è alla guida, sacrificando i passeggeri, tanto quelli quando si spostano navigano, basta leggere le dichiarazioni dell’ultimo grillo.
Puntualmente l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha presentato il “Report” sullo stato delle pensioni che L’INPS paga annualmente a 15 milioni e 500 mila pensionati, di cui circa 6 milioni riceve tra i 300 e meno di mille euro al mese. Il resto dei numeri, forniti dal presidente INPS alla Camera dei Deputati, rientrano in un pacchetto complesso tutto da chiarire.
Resta vivo l’entusiasmo dei pensionati italiani, che apprezzano l’impegno del Governo pentalegastellato di voler sostenere le categorie dei cittadini, meno facoltosi, ma più realisti, visto che snocciolano il rosario e tirano innanzi con una pensione integrata al trattamento minimo (più o meno 500 euro al mese).
Sono gli eroi – del III millennio – impegnati ad escogitare trucchi, espedienti, nuove invenzioni, brevetti inediti, per affrontare l’alba con la speranza di intravedere il tramonto.
Si tratta degli scampati alle follie dei “tuttologi”. Inimitabili e abilissimi professionisti della comunicazione promettenti indefessi, ma solo via etere! Insomma, indovini e chiaroveggenti più di sventure che di fortune che con il tempo hanno costruito un abisso, tra il reale e l’illusorio.
Intanto la processione cammina, tra canti, lamenti, battipetto, inni devoti, anche quest’anno la croce è sulle spalle dei meno vigorosi, che scandiscono i tempi del “coro”. Sono i soldati della terza età che, vuoi perché disabili, vuoi perché detentori di una pensione da misericordia, spesso vivono, anzi sopravvivono con un pasto al giorno ma cantano tutti consapevoli del peso della “croce”.
Sarebbe semplice rivendicare aumenti e diritti, o proporre voli pindarici. Iniziativa Comune ritiene invece, senza commenti, di riportare “squarci di esistenza” di anziani che vivono i nostri tempi, e come noi fanno i conti con questo Mondo.

CI COMMUOVE E CI INDIGNA, L’ODISSEA DELLA PROFESSORESSA NERINA, 82 ANNI, UNA VITA DEDICATA ALL’INSEGNAMENTO, CHE HA AVUTO LA SFORTUNA DI AMMALARSI GRAVEMENTE. PUR RICONOSCIUTA CON UNA INVALIDITÀ DEL 100%, SI E VISTA NEGARE L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO. PERCHÉ “DEAMBULAVA”. CIOÈ: ERA IN GRADO DI ALZARSI IN PIEDI E FARE TRE PASSI E COSÌ, DOPO DIVERSI TENTATIVI, ORMAI ALLETTATA E INTRASPORTABILE, VIENE VISITATA A DOMICILIO DA UN BUROCRATE ANNOIATO, CHE INVECE DI VISITARE IL PAZIENTE, CHIEDE CARTE IN AGGIUNTA, POI PRESE QUALCHE APPUNTO E SCIVOLÒ VIA VERSO NUOVE ESALTANTI SFIDE DELLA PROFESSIONE. DOPO BEN QUATTRO MESI, IL DOTTORE S’È DECISO A DEPOSITARE LA RELAZIONE SULLO STATO DI SALUTE DI NERINA ACCORDANDOLE “L’ACCOMPAGNAMENTO”. MA IRROMPE SULLA SCENA L’INPS CHE INVITA LA PROFESSORESSA A VISITA MEDICA, PENA LA DECADENZA DELL’IDENTITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO. COME SE LA VITA DELLE PERSONE VALESSE 516 EURO E 35 CENTESIMI.
Un pensionato alla domanda: “Come fa a vivere con 350 euro al mese?”. Risponde:
“RINUNCIANDO A MOLTE COSE E RICEVO L’AIUTO DEI VOLONTARI DEL MIO QUARTIERE. COMUNQUE UN PASTO AL GIORNO MI BASTA”.
Non cerca pubblicità la donna di 87 anni che parla al telefono. Non è stata lei a cercare il giornale, ma si è resa disponibile a raccontare la sua tragicomica esistenza. La premessa per capire è un numero: 380. Sono gli euro che percepisce ogni mese per l’invalidità che l’accompagna da quando ha nove anni. E con quelli deve campare. Fortunatamente rientra nel circuito di un’associazione di volontariato che da molti anni effettua servizi gratuiti rivolti soprattutto agli anziani. Prioritariamente gli operatori telefonano ad un orario prestabilito per chiedere se va tutto bene e da quelli che vanno a casa del pensionato per fare due chiacchiere e portare, in caso di necessità, la spesa, le medicine e altri generi di prima necessità.
È stato nell’ambito di questi controlli, intensificati nel periodo estivo, che i volontari hanno fatto una scoperta. “In cinque appartamenti abbiamo trovato i frigoriferi vuoti – riferisce il presidente dell’associazione – Si tratta di anziani single che recepiscono pensioni minime e non riescono ad arrivare a fine mese e che ci hanno spiegato di aver finito i soldi. Li abbiamo aiutati, ma si tratta di un brutto segnale. Quante sono le persone che si trovano in condizioni analoghe?”.
Nessuna strumentazione né allarmismo – continua il Presidente – ma non possiamo fare a meno di notare che le situazioni di difficoltà estrema, un tempo rare, ora sono decisamente più frequenti. L’anziana signora che è stata contattata per capire come si possa tirare avanti con poche centinaia di euro al mese, con affanno:
“LA MIA SITUAZIONE È PEGGIORATA TRE ANNI FA – RACCONTA – QUANDO MIO MARITO, CHE SOFFRIVA DA TEMPO DI PARKINSON, È ENTRATO IN UNA RSA. NON RIUSCIVO PIÙ AD ASSISTERLO IN CASA, E TUTTA LA SUA PENSIONE ORA SERVE A PAGARE LA RETTA. SONO RIMASTA PERCIÒ CON LA MIA INDENNITÀ”.
Basti pensare a quanto può ammontare la spesa per una bolletta del gas o a quanto spendiamo per fare la spesa senza nemmeno riempire la dispensa per capire che con 350 euro al mese c’è poco da stare allegri.
“COSA VUOLE CHE LE DICA – RACCONTA – RIESCO AD ARRIVARE A FINE MESE GRAZIE ALL’AIUTO DI VOLONTARI. UN CHILO DI ZUCCHERO, AD ESEMPIO, MI BASTA PER UN MESE…”. SÌ, MA NON SI VIVE DI ZUCCHERO. CHE MANGIA OGNI GIORNO? “FACCIO UN SOLO PASTO, A MEZZOGIORNO – DICE – ORMAI IL MIO CORPO SI È ABITUATO”.
Non è l’organismo che è abituato, ma il palloncino nello stomaco che gli amici gli hanno suggerito, sbotta improvvisamente un altro pensionato, per questo non ha fame e non mangiando comincia a dare i numeri. Senza parlare della questione sicurezza, che interessa particolarmente gli anziani, sempre più incanalati nel filone dell’abbandono sociale.
Non tutti i nostri eroi della Terza Età sono sprovveduti, c’è più di uno che prima di spendere prova a razionalizzare la spesa:

QUANTO MI COSTO AL MESE CON 550/00 EURO DI PENSIONE – ESCLUSO L’AFFITTO DELLA CASA
€ al giorno
Colazione, pranzo e cena 10/00
Telefono, luce, acqua, gas, rifiuti 2/00
Condominio 1/00
Televisore 1/50
Spese mediche 2/00
Vestiario/scarpe 1/00
Altre 1/00
Totale giornaliero 18/50
Totale mensile 555/00

Per il futuro del Belpaese, va chiarito che c’è una “bomba demografica’ che sta per scoppiare, con tutti i rischi che comporta. Alla fine dei prossimi 30 anni, gli italiani saranno circa tre milioni in meno e gli over 65, oggi sono proiettati a diventare la metà di tutta la popolazione.
Sono numeri ISTAT emersi ed elaborati per Italia Longeva, che preconizzano un enorme Paese disorganizzato, ospizio nel quale resteranno pochi giovani costretti a lavorare a più non posso, per sostenere milioni di anziani soli e disabili. Problema nel problema è anche l’organizzazione logistica, pertanto bisogna potenziare le cure sul territorio, per dare una risposta efficace alla fragilità e alla non autosufficienza dei nostri anziani. Già oggi la disabilità in termini di costi è pari a circa 20 miliardi di cui parte vengono affrontati direttamente dagli interessati. “Essere disabile vuol dire avere bisogno di cure a lungo termine” Qualcuno dovrebbe farsene carico!
Scavando scavando, i tesori emergono tutti, come la verità prima o poi, viene fuori! E che verità. Sono milioni di uomini e donne, che per non piegare la schiena, forgiati dai sacrifici, dalle sofferenze, ricorrono a trucchi e stregonerie per contenere l’istinto e la voglia di mangiare come un essere umano normale. “Che strano – borbotta un’anziana signora che ha seguito la conversazione – io il palloncino non lo voglio e per campare cerco nell’immondizia e negli avanzi dei ristoranti, ma sono lieta di portare la mia croce che non mi pesa perché nella mia ignoranza, la dignità è un vanto”.
A questo punto ci assale un senso di vergogna e preferiamo tacere. Siamo la settima potenza mondiale.