PRODUZIONE E OCCUPAZIONE AGRICOLA IN CALOBISOGNA COMBATTERE LA SICCITA’ E RIDURRE I COSTI
L’ultimo report dell’Istat sull’Andamento dell’economia agricola nel 2022 parla chiaro: c’è stato un calo dell’1,8% del settore agricoltura, silvicoltura e pesca. I dati mostrano una flessione anche volume della produzione (-1,5%) e dell’occupazione (-2,1%).
A ridurre la produzione e l’occupazione del primo settore è stato il maltempo che tra periodi di lunga siccità alternato a bombe d’acqua sul nostro Paese ha contribuito a ridurre il valore della produzione agricola.
Secondo i dati raccolti dall’Istat, nel 2022 si sono registrati andamenti negativi per quasi tutte le coltivazioni: legumi (-17,5%), olio di oliva (-14,6%) e cereali (-13,2%); sono calate le attività di supporto (-5,4%) e il comparto zootecnico (-0,6%). A livello europeo non va meglio, con produzione e valore aggiunto in deciso calo (-3% e -1,5%), dove l’Italia risulta seconda per valore aggiunto e terza per valore della produzione.
Come si può invertire la rotta e recuperare il terreno perduto?
Il discorso è complesso e coinvolge attori politici, risorse economiche e congiunture meteorologiche di difficile previsione.
Secondo Confeuro bisogna però intervenire al più presto per cercare di ridurre quantomeno i danni causati dalla siccità e a livello politico cercare di ridurre i costi sulle aziende agricole e le snellire la burocrazia che rallenta i processi produttivi.
A causa dell’imprevedibilità del clima abbiamo avuto un incremento di cinque volte delle perdite di raccolto di frutta e verdura, rispetto all’anno precedente con delle fluttuazioni del rendimento agricolo tra il 20% e il 49%. E’ necessario intervenire al più presto contro la siccità, creando una nuova e più efficiente rete di invasi e puntando sulle nuove tecniche di miglioramento genetico.