QUARANTOTTO ORE. SOLO … RISATE? (Confeuro)

Feb 27, 2019 | Dalla Confeuro

Ormai si va oltre ogni lecita e ragionevole sopportazione. Soprattutto i giovani, che per il semplice fatto di essere nati nelle regioni meridionali, scontano una sorta di “comprensione” per non dire di “commiserazione”. Tra le pene intrinseche che, vengono addebitate, dai prescelti d’oltre – Po – nei confronti dei nati a sud del Grande Fiume vi è una sorta di “Neo geografico” che si configura come “castigo del Salvatore”. Resta stucchevole, ascoltare e leggere, le sottolineature che, invece di colmare, scavano ancor più profondo quel “solco” che l’umanità si trascina, dai tempi di Romolo e Remo.
Certo! Ci sono molte verità nel panorama politico culturale del Mezzogiorno, si indulge troppo spesso alla cultura del piagnisteo e delle lamentazioni, mentre aleggia quel senso di autolesionismo e autocommiserazione che condiziona scelte e programmi utili alla cittadinanza.
Scavando a fondo però si sente che qualcosa é cambiata, emerge in modo sempre più evidente: un spicchio di “sole” – costituito da tante piccole, medie imprese, da Comuni e Regioni efficienti, da Università e centri di ricerca prestigiosi, da Interporti dinamici e di dimensioni europee, da grandi scali marittimi competitivi e di infrastrutture specializzate.
Una nuova essenza per un meridione competitivo che investe, esporta, produce ricerca applicata, impiega con celerità i fondi comunitari, fino ad attrarre flussi crescenti di turisti italiani e stranieri.
È questo il Mezzogiorno che non va tradito né illuso che tutto si può, in 48 ore, come il capo della Lega ha dichiarato: “Ho incontrato al Ministero i #pastorisardi, obiettivo: risolvere il problema entro 48 ore il latte non meno di un euro a litro…” Era il 12 febbraio scorso, di ore ne sono passate 300 e il latte viene ancora copiosamente riversato nelle strade, mentre l’unica cosa certa è la rabbia dei pastori. “Sono orgoglioso di come stanno andando le cose con i pastori, ho sempre detto che non avrei mai usato un manganello su di loro. Al posto del manganello deve prevalere il ragionamento. Le posizioni si sono avvicinate ma avviso che se qualche imprenditore vuole speculare sulla pelle dei sardi avrò buona memoria. Se qualcuno vuole fare il furbo con me, ha trovato il ministro sbagliato…». Oggi ad urne chiuse, l’unico che ha davvero speculato – elettoralmente parlando – sulla pelle dei sardi e dei pastori è proprio il ministro.
Le posizioni non si sono affatto avvicinate visto che l’offerta di 72 centesimi di euro al litro non solo è al di sotto dei costi di produzione ma è sostanzialmente la stessa già avanzata – e rifiutata – un mese fa. Facciamoci una risata.

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