RAPPORTO ISMEA-QUALIVITA 2018: DOP E IGP PATRIMONIO DA 15,2 MILIARDI DI EURO

Dic 14, 2018 | Dalla Confeuro

E’ stato presentato ieri, 13 dicembre 2018, a Roma il Rapporto Ismea – Qualivita 2018, l’indagine annuale che analizza i valori economici e produttivi della qualità delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane Dop, Igp e Stg.
La crescita del valore economico delle produzioni a indicazione geografica continua inarrestabile per l’Italia, che vanta un primato mondiale con 822 prodotti Dop, Igp e Stg registrati a livello europeo su 3.036 totali nel mondo. Il comparto delle indicazioni geografiche (IG) italiane esprime i risultati più alti di sempre anche sui valori produttivi e per la prima volta supera i 15,2 miliardi di euro di valore alla produzione per un contributo del 18% al valore economico complessivo del settore agroalimentare nazionale.
Se il settore agroalimentare italiano ha visto crescere il proprio valore del +2,1%, il settore delle Dop e Igp ha ottenuto un risultato migliore pari al +2,6%. Continua a crescere l’export delle IG made in Italy che raggiunge gli 8,8 miliardi di euro (+4,7%) pari al 21% dell’export agroalimentare italiano. Bene anche i consumi interni nella Gdo che continuano a mostrare trend positivi con una crescita del +6,9% per le vendite food a peso fisso e del +4,9% per il vino.
In particolare il settore food sfiora i 7 miliardi di valore alla produzione e 3,5 miliardi all’export per una crescita del +3,5%, mentre raggiunge i 14,7 miliardi al consumo con un +6,4% sul 2016. Il Sistema delle DOP IGP in Italia coinvolge 197.347 operatori e garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete di 275 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaft, oltre 10.000 gli interventi effettuati dagli Organismi di controllo pubblici.
“I dati che emergono dal Rapporto dimostrano come il sistema delle indicazioni geografiche rappresenti ormai una solida realtà dell’economia agroalimentare italiana e quanto esso contribuisca al consolidamento della reputazione del Made in Italy nel mondo – ha dichiarato Raffaele Borriello, direttore generale dell’Ismea – In questo contesto, il sistema delle indicazioni geografiche può avere un ruolo centrale in un nuovo progetto di politica agraria nazionale in grado di valorizzare il nostro modello di agricoltura nelle sue distintività produttive e territoriali, dove l’origine e la qualità dei prodotti sono elementi fondanti”.

Fonte: FreshPlaza