XYLELLA: DALLA PUGLIA ALLA TOSCANA

Dic 13, 2018 | Dalla Confeuro

Sono cinque anni, dal 2013, che è stata portata all’attenzione di tutti il “fenomeno” Xylella. Il contagio è iniziato dalla Puglia, in particolare nel Salento, zona per la quale era stato predisposto un piano per affrontare la malattia che prendeva l’espianto degli ulivi infetti e di quelli sani nel raggio di 100 metri da ogni pianta malata all’interno di una fascia di venti chilometri al confine settentrionale dell’area colpita dal batterio un piano che applicava la normativa europea per contenere il batterio ed era frutto di evidenze scientifiche. Purtroppo il progetto ha sbattuto contro resistenze di ogni tipo: manifestazioni popolari, teorie complottiste, fino ad un’inchiesta della Procura di Lecce.
Ora un focolaio di Xylella è stato isolato per la prima volta nel Comune di Monte Argentario, in Toscana. Per il momento – dopo oltre mille rilievi – non sono state evidenziate infezioni a carico di olivi. Trovate invece infette 13 ginestre, 11 poligala mirtifolia, tre mandorli, due calicotome, un rosmarino, una lavanda, un cisto, e un eleagno.
L’area interessata è quella nei dintorni di Porto Santo Stefano, particolarmente isolata dal resto del territorio toscano per la presenza della laguna di Orbetello che la separa dalla terraferma. L’ipotesi è che l’infestazione possa essere stata provocata dall’introduzione in zona di piante infette, oppure dal trasporto di insetti-vettori provenienti da località poste al di fuori del territorio italiano. L’area colpita verrà immediatamente e completamente delimitata, e in una zona-cuscinetto di 5 chilometri verrà svolta un’attenta sorveglianza.
Fortunatamente, dunque, la lezione della Puglia non è caduta nel vuoto. Infatti la Regione Toscana
da oltre 4 anni compie controlli preventivi molto scrupolosi su tutto il territorio regionale. Proprio questo sistema di vigilanza da parte del servizio fitosanitario regionale ha consentito di individuare in maniera precoce il minimo segnale di presenza di piante colpite garantendo così interventi tempestivi di controllo ed eradicazione.