Il tema del salario minimo torna nel dibattito politico estivo. La proposta di legge presentata dalle opposizioni prevede un salario minimo di 9 €/ ora ma non tutti sono d’accordo. I 9€ vengono calcolati sul 50 per cento del salario medio adeguato al 17 per cento dell’inflazione del 2022 sui redditi bassi, ma così c’è il rischio di sovrastimare l’effettiva crescita dei redditi da lavoro in un anno.

Per Confeuro bisogna prendere il problema alla radice. Il vero problema è che nel nostro Paese esiste una buona fetta di lavoro sommerso. Solo parlando di lavoro stagionale questa fetta rappresenta il 30%. Non è intervenendo direttamente con una soglia minima di 9 € che si risolvono i problemi dei salari in Italia.

Va incrementata la funzione di controllo degli ispettorati del lavoro che hanno bisogno di nuovo personale.
La priorità – soprattutto in settori come l’agricoltura – deve essere combattere fenomeni come il caporalato che sfruttano il lavoro in nero.
La contrattazione collettiva va rafforzata ma va anche aggiornata con più frequenza. Bisogna accelerare sulla contrattazione delle nuove attività lavorative. In un mondo che cambia velocemente anche la tutela dei lavoratori deve viaggiare a ritmi più spediti.