SECONDO TEMPO: I PENSIONATI FANNO COMPASSIONE

Giu 21, 2017 | Dalla Confeuro

La 14°esima rientra nelle politiche compassionevoli dei governi a marchio Renzi, specializzati in BONUS, ELEMOSINE, CARITÀ.
In principio l’idea fu di Prodi – stesso partito – che nel 2007 si impietosì dei pensionati e dal cilindro tirò fuori una mancia, detta 14°esima. Quella del Professore non fu qualcosa di originale, ma riesumò il “foglio della povertà” già in auge nei tempi passati, destinato proprio ad una platea ristretta di pensionati che vivevano in condizioni indicibili.
Meglio di lui ha fatto il “governo ombra” di Gentiloni, che ha allargato la platea fino a 3 milioni 570 mila 639 persone che, come pensionati, hanno maturato un doppio requisito: 64 anni di età al 31 luglio e il reddito annuo personale comprensivo della pensione, tra una volta e mezzo e due volte il trattamento minimo pari a circa 500 euro e dunque fino a mille euro al mese. La 14°esima varia da un minimo di 336 a un massimo di 655 euro, in base all’assegno percepito normalmente e agli anni di contributi . Nel conteggio sono esclusi i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto, le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali e l’indennità di comunicazione per i sordomuti.

Per i casi specifici si rimanda al prospetto allegato.

Beneficiari Reddito
fino a 1,5 volte il minimo Reddito
fra 1,5 e 2 volte il minimo
Quattordicesima
2017 3.570.639 2.089.287 1.452.620
Quattordicesima
2016 2.141.178

Beneficiari Reddito
fino a 1,5 volte il minimo Reddito
fra 1,5 e 2 volte il minimo
Quattordicesima
2017 3.570.639 2.089.287 1.452.620
Quattordicesima
2016 2.141.178

Fino a 15 anni
di contributi Tra 15 e 25 anni
di contributi Oltre 25 anni
di contributi
Dipendenti fino a 1,5 volte il minimo
(9.786,86 euro annui) 437 euro 546 euro 655 euro
Dipendenti fra 1,5 e 2 volte il minimo
(13.049,14 euro) 336 euro 420 euro 504 euro

Fino a 18 anni di contributi Tra 18 e 28 anni
di contributi Oltre 28 anni
di contributi
Autonomi fino a 1,5 volte il minimo 437 euro 546 euro 655 euro
Autonomi fra 1,5 e 2 volte il minimo 336 euro 420 euro 504 euro

Dando un po’ di numeri viene fuori che un titolare di assegno pensionistico, che nella vita ha lavorato poco, oltre alle umiliazioni subite, deve sentirsi gratificato perché lo stato gli promette un premio di 25,8 euro in più al mese, meno di un euro al giorno, ma solo dopo aver compiuto 64 anni, mentre il suo vicino di casa prende il doppio del premio, in quanto ha lavorato qualche anno in più e quindi, a parità di reddito, può consumare un pasto in più al mese e un quartino di vino la Domenica – 48,8 euro – di bonus. Insomma a chi mezza, a chi intera, una tazza di caffe ogni tanto. Comunque l’elemosina viene elargita con la pensione di luglio o dicembre ma, solo provvisoriamente e sulla base del reddito presunto che, ove variasse in positivo, interviene l’immediato recupero con gli interessi.
Rapportando una pensione minima più la 14°esima o quella massima più la 14°esima, 3,5 milioni di pensionati nel paese del “bengodi” vivono da nababbi con poco più o poco meno di 20 – 30 euro a giorno.

Complessivamente questi benestanti, solo di 14°esima ci costano un occhio dello Stato (1,7 miliardi) che, avendo perso l’altro, con gli 80 euro vaga al buio. Eppure non si parla mai del debito pubblico, dei cica 90 MLD di interessi all’anno e, soprattutto, nelle tasche di chi vanno questi pochi spiccioli a fronte di circa 3 milioni di miliardi che traboccano dal “tascapane” dello Stivale?

È sconcertante come oggi i politici pretendono di reclamizzare con entusiasmo un provvedimento così misero, dopo i miliardi sottratti agli ex lavoratori con il blocco delle rivalutazioni pensionistiche che, tra l’altro, è incostituzionale.

L’ultimo asciuga le lacrime, per la compassione.