CONFEURO: NUOVA PAC, NO A SCONTI SUL GREEN DEAL. SÌ A GRADUALITÀ E TUTELA DEI LAVORATORI
La ripresa del negoziato per la nuova Pac è un momento cruciale per l’agricoltura europea dopo il rinvio che ha prorogato le regole attuali fino al 2023 – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. L’Europa avrà successo solo se riuscirà a trovare soluzioni che non siano calate dall’alto, fornendo risposte concrete alle esigenze dei Paesi membri ma senza fare sconti sugli obiettivi del Green Deal.
Nei prossimi giorni si potrà finalmente comprendere quale direzione prenderà l’attesa riforma. Con l’inizio dei negoziati tra Parlamento, Consiglio e Commissione, prevista il 30 aprile, molti nodi sono infatti destinati a venire al pettine – prosegue Tiso. Tra i temi prioritari sul tavolo ci sono i pagamenti diretti vincolati all’adozione di pratiche agroecologiche, i cosiddetti ecoschemi. A questo proposito, crediamo in un approccio graduale che conceda alle aziende un periodo di adattamento, ma siamo convinti che sarebbe sbagliato rivedere al ribasso l’ambizione delle strategie europee per la rivoluzione verde.
C’è poi il capitolo dei diritti dei lavoratori e della lotta allo sfruttamento della manodopera. Come sottolineato dal ministro del Lavoro Orlando nella lettera inviata al Commissario europeo per il lavoro, Nicolas Schmit, la nuova Pac non può ignorare la dimensione sociale e il rispetto dei diritti dei lavoratori. L’Unione europea ha gli strumenti per rafforzare le tutele già previste dagli Stati membri. Per produrre effetti positivi, tuttavia, dovrà evitare di introdurre ulteriori complesse procedure burocratiche che rischierebbero in ultima analisi di ritorcersi contro gli stessi lavoratori.