Il ministro delle Politiche agricole Patuanelli ha ribadito oggi con forza l’opposizione dell’Italia al sistema di etichettatura Nutriscore, che finirebbe per danneggiare molte nostre produzioni tipiche, condizionando le scelte dei consumatori – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. La nostra confederazione condivide le ragioni del Governo e di tutte le associazioni impegnate nella battaglia per bloccare una misura che metterebbe in serio pericolo il sistema agroalimentare italiano.
Oltre a non informare a dovere, le cosiddette etichette a semaforo introducono un elemento di discrezionalità che beneficerebbe soprattutto le grandi multinazionali del cibo e la grande distribuzione, penalizzando la qualità che è tipica della tradizione mediterranea italiana – spiega Tiso.
Lo scorso anno il nostro Paese ha fatto registrare un record storico, con l’aumento dell’1,7% delle esportazioni agroalimentari. Queste ultime hanno toccato quota 46,1 miliardi nonostante l’emergenza coronavirus. L’etichetta Nutriscore colpirebbe ingiustamente quasi l’85% della produzione italiana a denominazione di origine (Dop/Igp) che l’Europa è invece chiamata a tutelare. La strada da percorrere è un’altra. Proposte alternative come quella del cosiddetto sistema Nutrinform Battery, centrato sul fabbisogno quotidiano dei diversi nutrienti, offrono maggiori garanzie sia ai produttori che ai cittadini, che riceverebbero informazioni più complete e corrette. Sulle etichette si gioca una partita cruciale che non possiamo permetterci di perdere.