Il nuovo bando Ismea per il triennio 2023 – 2025 prevede un investimento di 75 milioni di euro annui da destinare alle imprese agricole e agromeccaniche che investiranno per incrementare la propria produttività mediante l’adozione di tecnologie avanzate. Nello specifico le imprese agricole 4.0 dovranno investire in nuove tecnologie, soluzioni innovative per il risparmio dell’acqua, la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, e per l’utilizzo di sottoprodotti in ambito agricolo.
Quali sono le imprese del settore ortofrutticolo che potranno beneficiare di questo finanziamento?
La misura è rivolta alle PMI singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni, che siano iscritte al Registro delle Imprese con la qualifica di “Impresa Agricola” o “Impresa Agro-Meccanica”. Le imprese devono essere operative nel territorio nazionale da almeno due anni dalla data di presentazione della domanda e non possono trovarsi in difficoltà secondo il regolamento GBER, che disciplina gli aiuti di stato senza autorizzazione preventiva dalla Commissione UE. Allo stesso modo, le imprese che abbiano ricevuto e non restituito aiuti oggetto di contestazione dalla Commissione europea non saranno ammesse a beneficiare di questa misura.
Per quanto riguarda gli investimenti richiesti, è necessario effettuare investimenti in innovazione tecnologica per un importo compreso tra 70.000 euro e 500.000 euro. Inoltre, i beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica, e non è possibile finanziare investimenti effettuati prima della data di presentazione della domanda.
Quali aziende possono definirsi agro-meccaniche?
Si considera attività agro-meccanica quella fornita a favore di terzi con mezzi meccanici per effettuare operazioni colturali, la sistemazione e la manutenzione dei fondi, nonché le operazioni successive alla raccolta dei prodotti. Sono ricomprese nell’attività agro-meccanica anche le operazioni relative al conferimento dei prodotti agricoli ai centri di stoccaggio e all’industria di trasformazione quando eseguite dallo stesso soggetto che ha eseguito la raccolta.
In cosa è possibile investire questi fondi?
Sono ammissibili i costi per l’acquisto di macchine, strumenti e attrezzature destinate all’attività agricola, a condizione che soddisfino specifici requisiti tecnologici. Inoltre, rientrano i costi per la sostituzione di trattrici agricole che rientrano nel campo di applicazione del Reg. (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V. Tali macchine devono garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate, con protocollo ISOBUS, oppure avere un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, oppure un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.
I contributi ISMEA dipenderanno dall’importo dell’investimento ammissibile. Per investimenti fino a 100.000 euro, la percentuale massima di contributo sarà del 75%, ma questa percentuale diminuirà del 10% per ogni ulteriore incremento di 100.000 euro. Le imprese agro-meccaniche beneficeranno di una percentuale iniziale del 100% per investimenti fino a 100.000 euro, con una diminuzione del 10% per ciascun ulteriore scaglione.
Per accedere ai contributi, è necessario seguire la procedura gestita da ISMEA. Pertanto, è fondamentale attendere la pubblicazione del bando sul sito dell’istituto e leggere attentamente le istruzioni operative.