APPLAUSI A GRETA – (A.M.I.CO)

Mar 29, 2019 | Dalla Confeuro

Applaudire non basta, i giovani di tutto il mondo sono scesi in piazza, convinti e per denunciare la scarsa sensibilità della politica nei confronti del cambiamento climatico e delle sue conseguenze.
Che non resti un episodio, la solita farsa di una politica che ha smarrito il senso della mission, gli impegni presi vanno mantenuti. Occorrono fatti. Anche perché alla consapevolezza dei rischi climatici si aggiunge quella di diseguaglianze sociali sempre più inaccettabili. Ed è significativo lo spartiacque che si è creato tra chi si ribella e vuole incidere e chi resiste al cambiamento attraverso il paternalismo, la derisione, l’aggressività e l’arroganza del potere.
Fra poco più di due mesi si svolgeranno le elezioni europee e le strategie climatiche, forse grazie alla grande fiumana che si è riversata nelle strade del Pianeta, ci sarà maggiore attenzione per l’ambiente al centro dei programmi di molte forze politiche.
Oggi i giovani sono certo preoccupati dalla insicurezza occupazionale, ma nasce in loro anche la consapevolezza che il futuro del pianeta è già compromesso e la qualità della loro stessa vita è a rischio.
Più che politiche rivoluzionarie, per cui non si vede ad oggi il consenso politico, quel che serve è permeare tutta l’azione politica di una nuova coscienza e gradualmente migliorare i nostri comportamenti concreti (nel rispetto dell’ambiente, inquinamento e energia ma anche salute, maggiore uguaglianza, distribuzione delle risorse derivanti dalla crescita, pari opportunità tra i sessi) attraverso la cultura e anche la legge.
A livello legislativo, non siamo messi male, ma come sempre non è sufficiente avere le leggi e le misure adatte, bisogna volerle applicare.
Infatti la legge del 2016 che ha riformato la legge di bilancio, prevede l’inclusione degli indicatori di benessere equo e sostenibile (Bes) tra gli strumenti di programmazione della politica economica nazionale. I quattro indicatori principali sono: I) Reddito medio disponibile aggiustato pro capite; II) Tasso di mancata partecipazione al lavoro (con relativa scomposizione per genere); III) Indice di disuguaglianza del reddito disponibile; IV) Emissioni di Co2 e altri gas clima alteranti pro capite.
Gli indicatori Bes chiamano in causa il ministro dell’Economia e delle Finanze. Scusate la nostra “Ignoranza”, ma ad oggi nulla si legge.
Alla domanda? Risorse limitate!!
Senza presunzione, facciamo un esempio per determinare quanto vale l’evasione fiscale in Italia e in Europa.
Di recente su Facebook è stata postata l’infografica che ritraeva l’evasione fiscale in Europa. Ordunque, emerge che l’Italia è il primo paese per evasione fiscale in Europa, con circa 190 miliardi di euro di tasse evase. Nella classifica dell’evasione fiscale in Europa, dietro all’Italia si piazzano in ordine Germania (125 miliardi), Francia (118 miliardi) e Regno Unito (87 miliardi). In totale, prendendo come riferimento l’anno fiscale 2015, l’evasione fiscale tra i Paesi Membri dell’Unione pesa 824 miliardi di euro. È più di sei volte la dimensione del bilancio annuale dell’UE.
Se ci si sposta in termini relativi, il rapporto tra fisco evaso ed entrate fiscali in Italia, si attesta al 23,28%.
Peggio di noi soltanto Romania (29,51%), Grecia (26,11%) e Lituania (24,36%).
Questi numeri condannano le politiche sbandierate in ordine alla lotta agli evasori.
Come abbiamo visto dai numeri, quello dell’evasione fiscale è un problema serio e ben radicato sia in Italia sia in Europa. Bisogna aggiungere che al di là dell’aspetto economico, l’evasione fiscale genera ingiustizia sociale tra coloro che pagano e coloro che non pagano le tasse.
Insomma, gli oltre 800 miliardi di euro che secondo le stime mancherebbero dalle casse degli stati europei, sarebbero risorse di grande beneficio per la lotta al cambiamento climatico.
Evviva non basta! Altrimenti a dominare la scena, ancora una volta, saranno i soliti prestigiatori che in casa si agitano ma a Bruxelles si accomodano.
Sarebbe uno schiaffo alla democrazia, ma a questo punto nessuno garantirebbe per i ragazzi sotto al palcoscenico, che subirebbero l’ennesimo raggiro!

Il dubbio ci assale ma, per noi prevale il buon senso e contano i valori.

A.M.I.Co.
La Segreteria