CITRUS TRISTEZZA VIRUS – BLUE MONDAY
La vita è un’equazione matematica, un algoritmo, insomma un insieme di numeri che opportunamente combinati, decidono gioia, felicità malumore e tanta tristezza.
Cliff Amall, uno psicologo del Regno Unito, diversi anni orsono, ha messo in piedi un’equazione matematica che spiegherebbe il perché.
Ben diversa e da molto lontano viene un altro tipo di tristezza. Una tristezza chiamata CTV – Citrus Tristezza Virus originario dei tropici e diffuso in tutto il mondo attraverso la commercializzazione.
Il CTV al microscopio elettronico ha una struttura che ricorda la forma di un serpente. Le particelle virali sono filamenti lunghi circa due millesimi di millimetro. I quadri sintomatologici riscontrati in campo sono riconducibili a tre principali tipologie:
– “Decline” – si manifesta con sintomi di deperimento lento o fulminante, “quick decline”, delle piante innestate su arancio amaro.
– “Stem-pitting”, – con sintomi di clorosi nervale e scanalature sul legno.
I sintomi di deperimento delle piante di agrumi sono visibili su tutte le specie e ibridi tranne che sul limone. Il virus provoca la necrosi delle cellule del sistema linfatico, impedendo la linfa elaborata di giungere alle radici che dopo qualche tempo collassano. La pianta mostra uno stato di carenza idrica e nutrizionale a cui segue il disseccamento di foglie e rametti.
La formula di Amall, afferma che il 15 gennaio è proprio, il giorno più triste dell’anno. Lo psicologo mette insieme condizioni metereologiche sfavorevoli, le giornate corte, i festeggiamenti natalizi ormai alle spalle, i sensi di colpa per aver speso troppi soldi durante le vacanze o mangiato troppo e infine, il lavoro, che è ricominciato freneticamente. In Gran Bretagna, il tema viene preso sul serio, tanto che si calcola che proprio in questa giornata aumenti il numero di assenze dal lavoro.
Musi lunghi quindi per tutto il giorno o addirittura tutta la settimana, ma per molti un’occasione per dispensare consigli su come tirarsi su di morale: dalle agenzie viaggi, alle offerte commerciali imperdibili, ai vari cibi da consumare. Anche se non ben distinguibile, da lontano si sente l’odore della trovata pubblicitaria.
C’è, per quanti non lo sapessero, un altro ramo della Tristezza, che accarezza solo i più fortunati. La chiamano figlia della bellezza ed è una forma rara, difficilmente paragonabile a quelle già conosciute.
Ti prende quando nella vita incontri un imbecille, che ti hanno fatto incontrare persone che sembravano cosi normali quanto bravi erano a nascondere la loro imbecillagine. Gli imbecilli che ci fanno finiscono per tradirsi, quelli che sembrano si chiamano cretini, quelli che lo sono si manifestano nel giorno più felice dell’anno.
Gli analisti hanno calcolato che l’«Happiest Day» cade intorno al solstizio d’estate, fra il 21 e il 24 di giugno. E cosa fanno gli imbecilli nel resto dell’anno? Sono in attesa che arrivi il nuovo solstizio.
È meglio essere un uomo malcontento che un maiale soddisfatto.