Mentre l’agricoltura biologica si rivela sempre più vantaggiosa sia dal punto di vista ambientale che economico, preoccupa la resistenza contro la legge destinata a regolamentare il settore – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Sana diffusi da “TuttoFood”, nel 2020 le vendite bio in Italia hanno superato i 4,3 miliardi di euro, sostenute anche dalla rapida espansione dell’e-commerce. Una spinta in avanti notevole proviene inoltre dall’export, cresciuto del 149% in 10 anni per un valore di 2,6 miliardi di euro di prodotti.
I numeri smentiscono una delle principali obiezioni sollevate contro il biologico: la sua presunta insostenibilità economica, un mito ancora molto diffuso e duro a morire – continua Tiso. Di fronte a uno scenario che permette di nutrire un giustificato ottimismo, dispiace continuare ad assistere a polemiche che hanno il solo effetto di sviare l’attenzione dai fatti realmente rilevanti e rischiano di ritardare l’approvazione della legge sul biologico, ancora in attesa del sì della Camera.
Gli attacchi contro il testo all’esame del Parlamento si sono concentrati contro l’agricoltura biodinamica, puntando il dito contro le pratiche considerate più antiscientifiche e ignorando tutto il resto. I suoi oppositori dimenticano però di ricordare che gli agricoltori biodinamici rientrano tra i beneficiari dei fondi europei perché rispettano i parametri della coltivazione biologica. Le altre pratiche da loro adottate si aggiungono quindi a quelle previste dalla legislazione europea e nazionale. L’impressione è che si prenda di mira una parte per colpire il tutto, nel tentativo di frenare un settore che si è già affermato sul mercato italiano e internazionale.