CONFEURO: NUOVA PAC, IL TAGLIO DELLE RISORSE PENALIZZA L’AGRICOLTURA ITALIANA

Giu 30, 2021 | Comunicati

La più grande riforma della Pac degli ultimi trent’anni assegna all’Italia più obiettivi, ma mette a disposizione meno risorse rispetto al passato – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. L’ammontare di fondi previsto fino al 2027 si aggira infatti intorno ai 34 miliardi di euro. Una cifra che sancisce un taglio di 6,2 miliardi in valore assoluto e del 15% in termini relativi, contro una diminuzione media complessiva per l’intera Unione europea che si attesta al 10%. Spetterà dunque al Governo italiano integrare queste risorse attraverso il cofinanziamento nazionale dei fondi per lo sviluppo rurale, che potrebbe far salire la disponibilità complessiva a 50 miliardi di euro.

Il ridimensionamento del budget della Pac non è una novità: è avvenuto in modo graduale e costante negli ultimi decenni, passando dal 50% del bilancio Ue negli anni Novanta all’attuale 30% – prosegue Tiso. Il taglio era dunque atteso, ma non si può non rilevare che per l‘Italia pesa circa un terzo in più rispetto alla media europea. A conti fatti, la nostra agricoltura, una delle più importanti del Vecchio continente per volumi di produzione e qualità, ne esce penalizzata.

Il problema delle risorse, naturalmente, non è solo quantitativo, ma riguarda anche e soprattutto gli obiettivi che la nuova Pac ha fissato per gli Stati membri. Questi ultimi sono largamente insufficienti a realizzare il Green Deal che, stando così le cose, è destinato a rimanere sulla carta. Dagli ecoschemi alla condizionalità sociale, passando per i finanziamenti alle Pmi agricole, poco è destinato a cambiare rispetto al passato se non saranno apportate correzioni a livello europeo e nazionale.