CONFEURO: AGRICOLTURA SOCIALE, BENE IL CENSIMENTO MA PRIMA SERVONO NORME CERTE

Nov 23, 2020 | Comunicati

L’agricoltura sociale può costituire uno strumento prezioso in un momento di crisi come quello attuale. Affinché possa esprimere appieno il suo potenziale, c’è però bisogno di un quadro normativo che offra certezze a tutti gli operatori – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Condividiamo la necessità di effettuare un censimento delle aziende attive nel settore a livello regionale, come di recente sottolineato dal sottosegretario alle Politiche agricole L’Abbate. Per l’agricoltura sociale, così come per l’agroecologia, crediamo al tempo stesso che quest’ultimo debba essere preceduto dalla definizione di norme e regolamenti in grado di fornire una base solida su cui fondare progetti e investimenti.
A cinque anni dalla legge 141, che per la prima volta l’ha riconosciuta e formalizzata, l’agricoltura sociale costituisce una realtà consolidata in cui molte persone svantaggiate riescono a trovare impiego e realizzazione – prosegue Tiso. Analogamente a quanto accade per l’agroecologia, c’è tuttavia un divario tra le esperienze concrete in essere e una legislazione che fatica a tenere il passo di un settore in rapida evoluzione. Se disciplinata in modo adeguato, l’agricoltura sociale può favorire un ripopolamento virtuoso delle terre e il ritorno alla vita di borghi e villaggi in stato d’abbandono, coniugando sviluppo e tutela delle fasce più deboli.