CONFEURO: PAC, C’E’ ANCORA TEMPO PER SALVARE LA RIFORMA. OBIETTIVI ‘FARM TO FORK’ E BIODIVERSITÀ NON SONO NEGOZIABILI

Nov 20, 2020 | Comunicati

C’è ancora tempo per una riforma della Pac che metta al primo posto la sostenibilità e l’agroecologia, ma occorrono più coraggio e ambizione – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. All’indomani del secondo confronto tra Commissione, Europarlamento e Consiglio Agrifish sul testo finale, il cosiddetto Trilogo, la partita non sembra ancora chiusa. Gli obiettivi delle strategie ‘Farm to Fork’ e ‘Biodiversità 2030’, che stabiliscono traguardi concreti e misurabili, devono essere un punto fermo del negoziato. Qualsiasi cedimento metterebbe infatti a rischio l’intera architettura del Green Deal.
Il voto del Parlamento europeo di fine ottobre ha segnato un passo indietro sulla strada che conduce alla transizione ecologica – continua Tiso. A sollevare critiche non sono state solo le associazioni ambientaliste, ma le stesse istituzioni europee. Un segnale forte in questo senso è giunto dal vice presidente della Commissione Frans Timmermans, che non ha escluso la possibilità di bloccare il processo di riforma se il testo finale non sarà convincente e, soprattutto, in linea con gli obiettivi delle nuove strategie di Bruxelles.
Per comprendere l’importanza della posta in gioco, basti pensare che la Pac post 2020 costituirà quasi il 32% del bilancio dell’UE nel periodo 2021-2027. A questa dotazione bisogna aggiungere gli oltre 58 miliardi di euro di risorse straordinarie del Next Generation e 8,2 miliardi di finanziamenti per lo sviluppo rurale. Si tratta, insomma, di una riforma destinata cambiare a fondo il volto dell’intera Unione e a pesare sul futuro di tutti i cittadini del Vecchio continente.