La tanto agognata perturbazione è arrivata ieri sull’Italia e – dichiara il Presedente nazionale della Confeuro Rocco Tiso – ha sì portato una boccata d’ossigeno per i terreni agricoli, ma ha anche procurato ingenti danni, e inoltre provocato la morte di un uomo.
E il frangente non è per nulla opportuno – sostiene Tiso – visto l’imminente arrivo della vendemmia. Se da una parte, a causa della siccità, le campagne hanno difficoltà nel trattenere l’acqua e il rischio di frane e allagamenti diventa sempre più concreto, dall’altra le grandinate rischiano di rovinare irreversibilmente i campi coltivati, primi fra tutti i vigneti.
Come era prevedibile – sottolinea Tiso – l’avvento dei temporali ha causato più preoccupazioni che benefici, e gli operatori del primario sono già in allerta. Un settore già in crisi non può permettersi di essere ulteriormente vessato dagli sbalzi estremi del clima, e i possibili dissesti idrogeologici richiederebbero troppo tempo per essere assestati.
I cambiamenti climatici – conclude Tiso – sono ormai una realtà con cui dobbiamo confrontarci, ed è per questo che risulta impellente predisporre una macchina cautelativa e organizzativa per cercare al più presto di arginare le problematiche che producono i cambiamenti repentini del meteo, senza ricorrere alle solite misure tampone che risolvono poco e niente.