La scelta di tassare le bibite gassate – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – giunge come una ulteriore imposta generica che colpirà con maggiore gravità le fasce più deboli della popolazione e che, in linea con le soluzioni fino ad ora attuate, non impone alcun sacrificio particolare alle categorie più benestanti. E’ inoltre impossibile non notare come questa iniziativa danneggi il settore agroalimentare e il livello dei consumi, già calato del 2,8% nel 2012 e pari a quello degli anni 30.

La retorica che vuole questo provvedimento come una virata “salutista” dell’esecutivo – continua Tiso – appare come un maldestro tentativo di giustificare il mancato intervento sui grandi patrimoni e in linea con la scelta di aumentare le entrate statali rivolgendosi a chi continua a pagare di più gli effetti della crisi. Non si può non sottolineare come la parola equità sia completamente sparita dal vocabolario dell’esecutivo a dispetto di ogni dichiarazione iniziale.

L’auspicio della Confeuro – conclude Tiso – è che il governo ripensi radicalmente questo provvedimento, anche per le implicazioni negative che questo avrebbe sul settore primario, già duramente colpito dalla fase recessiva e dal maltempo.