CONFEURO: BENE EXPORT POMODORO, MA INTROITI SIANO PER TUTTI

Mag 18, 2015 | Comunicati

I dati diffusi oggi da ANICAV (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari e Vegetali) sull’export del pomodoro che ha visto nel 2014 un fatturato record di 1,5 miliardi di euro – dichiara il presidente nazionale Confeuro Rocco Tiso – vanno letti positivamente da un lato, ma dall’altro serve una riflessione più attenta sul mercato interno.

Se è vero che il 60% della produzione del pomodoro italiano è destinato ai mercati esteri è anche vero – sottolinea Tiso – che solo poco più di 2 milioni di tonnellate sono riservate al mercato interno (40%), e spesso sui banconi del marcato si trovano prodotti importati da altri paesi, mentre gli agricoltori italiani non riescono a vendere i loro prodotti, perché la filiera è costellata di falle burocratiche.

Oltre a vedere la necessità di nuove norme per i nostri operatori agricoli attraverso forme di controllo dei prezzi, di sburocratizzazione e di accesso al credito, è evidente in moti casi – continua Tiso – che agricoltori ed esportatori non coincidono e i guadagni finiscono nelle mani dei grandi mentre ai piccoli vengono lasciate solo le briciole.

Il sostegno all’agricoltura italiana – conclude Tiso – passa anche e soprattutto per la tutela delle piccole e medie imprese agricole. Altrimenti il rischio è quello di vedere l’agro-industria e comunque poche grandi aziende avvantaggiate a scapito di una sostanziale stagnazione della condizione di tutti gli altri agricoltori.