Seppur con le limitazioni previste, l’accordo sulla sanatoria dei lavoratori agricoli è una buona notizia per la difesa dei diritti e della legalità, oltre che per la nostra economia – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Il compromesso raggiunto tra le forze di Governo è un passo indispensabile per far emergere lavoratori rimasti finora invisibili e privi di qualsiasi tutela. In questo modo è finalmente possibile procedere al loro impiego rispondendo alla carenza di manodopera nei campi e garantendo il rispetto della legge.
Resta però aperta la questione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, che deve essere agevolata con ogni strumento disponibile per poter reclutare i lavoratori nel più breve tempo possibile – prosegue Tiso. La piattaforma telematica prevista dal Governo non esiste ancora. E’ urgente rendere operativo questo strumento o un altro equivalente per evitare che le aziende siano costrette a investire troppo tempo e risorse per riuscire a impiegare la manodopera regolarizzata.
In generale il Decreto Rilancio sembra impostato su buone basi, anche se è necessario dare ulteriore impulso allo sviluppo delle esportazioni delle nostre produzioni sui mercati dove il made in Italy è sempre stato protagonista. Occorre inoltre stimolare la domanda interna, cercando di far ripartire le attività in modo sicuro ma rapido. La chiusura di alberghi, bar e ristoranti ha infatti provocato un netto calo della richiesta di prodotti alimentari. Per ottenere migliori risultati, la riapertura dovrebbe infine essere accompagnata da una strategia per promuovere il consumo di prodotti italiani.