CONFEURO:  BLOCCO FONDI UE DURO COLPO PER LA PUGLIA. L’AGRICOLTURA NON PUO’ MORIRE DI BUROCRAZIA

Mag 13, 2020 | Comunicati

La sentenza del Tar della Puglia è un duro colpo per una regione già in difficoltà per le emergenze Covid19 e Xylella – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Il tribunale regionale ha annullato le graduatorie per i fondi Ue all’agricoltura bloccando così quasi 183 milioni di euro destinati al Programma di Sviluppo Rurale. Risorse che sarebbero essenziali in questa drammatica fase per risollevare le aziende agricole da una crisi che rischia di portarle al fallimento.
Troppo spesso le inefficienze delle amministrazioni pubbliche finiscono per danneggiare settori come l’agricoltura, in cui l’Italia primeggia – continua Tiso. Sebbene il Tar avesse ordinato alla Regione Puglia di rifare le graduatorie dopo aver giudicato le prime illegittime, l’amministrazione è andata avanti per la sua strada con il risultato che è ora davanti a tutti. Inoltre, mentre l’attenzione si concentra in modo quasi esclusivo sul coronavirus, per l’olivicoltura pugliese resta aperto il problema della Xylella e dei reimpianti degli oliveti. Su quest’ultimo fronte, però, al momento tutto tace.
In generale, l’eccessiva frammentazione della podestà legislativa tra Stato, Regioni e amministrazioni locali genera troppi ritardi e disguidi e a pagarne le conseguenze sono sia i cittadini che le imprese. Ci auguriamo che con il nuovo Decreto Rilancio il Governo decida, tra le altre misure, di sbloccare i crediti vantati dalle aziende nei confronti della pubblica amministrazione, sia a livello nazionale che locale, accelerando iter di pagamento che richiedono anche diversi anni per essere completati.