CONFEURO: CAPORALATO, GOVERNO E PARLAMENTO SI PRENDANO LE PROPRIE RESPONSABILITA’

Lug 5, 2016 | Comunicati

Dopo il tanto fumo scatenatosi con le tristi vicendi legate al caporalato – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – l’attenzione mediatica è pian piano scesa, così come quella del governo e del Parlamento; e infatti la legge che dovrebbe contrapporsi a questo inaccettabile sfruttamento delle persone è ancora ferma.

Come Confeuro – continua Tiso – auspichiamo che le parole del ministro Poletti sull’esigenza di approvare quanto prima la nuova normativa, non rientrino nel solito teatrino politico-mediatico, ma nella volontà di imprimere una forte accelerazione per contrastare il caporalato e per ridare dignità al lavoro nei campi.

La lentezza con la quale le istituzioni si muovono – conclude Tiso – è spesso la scusa con la quale si chiede uno trasformazione dell’assetto della Repubblica (ad esempio attraverso la modifica di 47 articoli della Costituzione). Ma la verità è che non bisogna confondere l’incapacità della politica con l’esigenza di nuovi schemi, sono due cose completamente diverse.