La corruzione nel nostro paese – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – ha raggiunto picchi inaccettabili. Ma la retorica anche.
A tal proposito è doveroso sottolineare un atteggiamento piuttosto “remissivo” da parte di alcuni mezzi di informazione (per il World Press Freedom l’Italia è al posto numero 49 per la libertà di stampa); troppo spesso soddisfatti dei semplici annunci del governo e poco interessati ai controlli sullo stesso.
I cittadini – conclude Tiso – sono ormai giustamente stufi di una corruzione ormai divenuta endemica. E e se il governo la giudica inaccettabile è bene che si comporti di conseguenza, oppure che si dimetta e renda pubblica la sua incapacità di intervento.