CONFEURO: CRISI AGRICOLTURA, PER GLI ITALIANI LA RIPRESA DEVE ESSERE SOSTENIBILE

Dic 7, 2020 | Comunicati

Il settore primario sta rispondendo meglio degli altri alla crisi in corso, ma gli effetti delle restrizioni cominciano a ripercuotersi anche sulla filiera agricola, mentre gli italiani si dicono favorevoli a una svolta verde – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio sul mondo agricolo, pubblicato oggi da Fondazione Enpaia e Censis, il fatturato della ristorazione perderà il 40% entro fine anno e la crisi del settore si prolungherà nei prossimi mesi. Le difficoltà della ristorazione minacciano anche l’agricoltura, che soffre per la carenza di manodopera e la diminuzione dei fatturati.
Sebbene il settore primario abbia risposto bene all’emergenza, comincia a soffrire gli effetti delle chiusure – continua Tiso. Nel primo semestre 2020, il valore aggiunto dell’agricoltura è sceso del 3,8% in termini reali rispetto al 2019, mentre si registra un -18,9% per l’industria e un -10% per i servizi. Nel secondo trimestre 2020, inoltre, i rapporti di lavoro attivati in agricoltura rispetto al 2019 sono diminuiti dell’8%.
C’è bisogno di nuove risorse e di investimenti all’insegna della sostenibilità per invertire la tendenza e incrementare la produzione, anche grazie ai fondi in arrivo dall’Europa. Sono gli stessi italiani a chiederlo. Secondo il rapporto di Fondazione Enpaia e Censis, la sostenibilità ambientale e delle comunità è per il 95,5% degli italiani la priorità; per il 90,6% l’agricoltura ne è già oggi il motore, mentre per il 60% ha dato un contributo importante nella lotta al cambiamento climatico. Il 93,7% degli italiani è inoltre favorevole a stanziare aiuti a favore delle imprese agricole che investono in sostenibilità. Numeri che parlano chiaro. Spetta ora al Governo fornire le risposte alle richieste avanzate non solo dalle associazioni di categoria, ma dalla stragrande maggioranza dei cittadini.