Tra le diverse cause che hanno contribuito all’acuirsi della crisi economica – ha dichiarato il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – vi è certamente la scelta di una eccessiva austerità, sia nelle politiche economiche nazionali, sia internazionali.
In questo particolare momento storico – ha proseguito Tiso – è necessario dimostrare la convinzione che la crisi sia superabile attraverso nuovi e convincenti investimenti, e non contraendo ulteriormente i fondi per la crescita. E’ purtroppo invece proprio con quest’ultima logica che ci si accinge ad affrontare il prossimo bilancio comunitario e a tagliare fondi essenziali per la ripresa di settori strategici come l’agricoltura.
Gli operatori del primario hanno stretto i denti fino a che è stato possibile e più di altri hanno subito il peso scelte economiche discutibili (tra le quali l’Imu). La situazione attuale però non consente al mondo agricolo di sopravvivere senza essere messo nelle condizioni di produrre, ed è per queste ragioni – ha concluso Tiso – che non sono più accettabili tagli drastici del bilancio comunitario che si traducano in una vera e propria mannaia sulla nuova Politica Agricola Comune.