La crescita delle dimensioni delle aziende agricole, con una media SAU di 7,9 ettari e un aumento del 44,2%, evidenzia la capacità delle imprese agricole di munirsi degli strumenti necessari per stare sul mercato e per essere competitive a livello internazionale.
I dati finali forniti dall’Istat e relativi alla chiusura del censimento sull’agricoltura del 2010 – continua Tiso – mettono però anche in risalto le attuali difficoltà del settore che hanno portato alla chiusura del 32,4% delle imprese negli ultimi dieci anni.
Il censimento è uno strumento di indubbia qualità, capace di fotografare al meglio la situazione del primario e di individuare i mezzi adeguati per uscire dalla crisi. Non è un caso, infatti, che proprio dai dati Istat arrivi il segnale sul dinamismo che le donne (è del 30,7% negli ultimi dieci anni l’aumento del numero di aziende a conduzione ‘rosa’) e i giovani garantiscono al comparto agroalimentare. Ed è proprio dal ruolo delle nuove generazioni e dalle capacità femminili che bisogna ripartire per sostenere l’agricoltura italiana e per ammodernare il settore.
L’auspicio – conclude Tiso – è che si vari quanto prima un pacchetto di riforme a loro sostegno in grado di generare effetti inclusivi e di dare al mondo agricole nuove e promettenti prospettive.