La fase recessiva in cui è caduto il paese – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è oramai drammatica, ma quel che più colpisce e preoccupa è il continuo uso della retorica della politica invece che l’attuazione di provvedimenti concreti e incisivi per il rilancio occupazionale.

La fotografia fatta dai dati Istat – continua Tiso – evidenzia nel mese di Aprile un ulteriore balzo al 12% del livello della disoccupazione (+ 1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). A peggiorare la situazione, se possibile, i numeri riferiti ai senza lavoro tra i giovani: ad Aprile la disoccupazione per la fascia d’età che va tra i 15 e i 24 anni ha sfondato la soglia del 40% balzando a quota 40,5%. (al 41,9% su base trimestrale).

Insieme al forte sconcerto per questi dati, che di fatto certificano un vero e proprio dramma, desta enorme stupore l’immobilismo delle istituzioni, le quali ci hanno ormai abituato alle solite dichiarazioni di rito ogni qualvolta viene messa a nudo la triste situazione occupazionale dei giovani per poi ritornare subito dopo immobili e sorde alle sofferenze del paese.

Il dramma della disoccupazione – prosegue Tiso – può essere sconfitto solo con un cambio radicale delle politiche fino ad ora adottate e con l’archiviazione dei provvedimenti di austerità ancora in vigore. L’unica strada percorribile – conclude Tiso – è quella degli investimenti in settori come quello agricolo, dimostratisi da sempre ricettivi ai cambiamenti e altresì bisognosi di un ricambio generazionale.