I dati Istat relativi al 2013 – dichiara in una nota il Presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sono inequivocabili: rispetto al 2010 le imprese agricole sono diminuite del 9,2%; la superficie agricola totale si è ridotta del 2,4%; la superficie agricola utilizzata (SAU) ha perso il 3,3% dei suoi ettari e gli addetti al lavoro del settore sono diminuiti del’8,1%. Alla luce di tutto questo diviene lecito, da parte di agricoltori e cittadini, pretendere delle immediate scuse da parte degli ultimi governi e da tutte quelle organizzazioni storiche della rappresentanza agricola che hanno permesso che tutto questo accadesse.

Ancora una volta – prosegue Tiso – è la brutalità dei numeri a restituire quello spaccato di verità che le istituzioni (e non solo) cercano disperatamente di nascondere per poter raccontare favole da spendere nel corso delle campagne elettorali. Ma la verità – conclude Tiso – è che, nonostante i buoni dati dell’export, l’agricoltura italiana è in un periodo di estrema difficoltà e bisognosa di riforme, di maggiore considerazione e di rispetto per la propria storia e per quello che è in grado di rappresentare per il futuro del Bel Paese.