I dati elaborati dalla fondazione della CEI sul numero di italiani costretti a lasciare il paese per cercare degli sbocchi lavorativi – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – confermano la gravità della situazione del Bel Paese e l’urgenza di interventi strutturali volti a riformare il mondo del lavoro.
Nel 2013 – continua Tiso – 94mila connazionali hanno abbandonato il paese per cercare opportunità all’estero, mentre solo la metà dei lavoratori stranieri, secondo i dati del 2010, ha fatto il percorso opposto. Per invertire questa tendenza è necessaria una forte cooperazione tra organizzazioni di rappresentanza e istituzioni, e non invece, come sta accadendo in queste settimane, il verificarsi di scontri frontali che finiscono per acuire i già gravissimi problemi degli italiani. Quel che non va dimenticato – conclude Tiso – è che la fuga di persone competenti, e soprattutto dei giovani, è una colossale sconfitta per tutti.