CONFEURO: FONDI UE, IN AGRICOLTURA SONO BEN SPESI. IL VERO OSTACOLO E’ LA BUROCRAZIA

Gen 17, 2020 | Comunicati

I nostri agricoltori dimostrano di essere beneficiari affidabili delle risorse dell’Europa. Il reale ostacolo sono le normative e le procedure troppo complesse, che moltiplicano le possibilità di errore rallentando le attività produttive – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. A gettare nuova luce sui fondi Ue per l’agricoltura è l’ultimo rapporto del Colaf, l’organismo italiano per la lotta alle frodi sul bilancio comunitario. Tra il 2006 e il 2018, su 5.620 casi sospetti solo 21 sono risultati vere frodi per un valore di 2,55 milioni di euro. Per contro, un ammontare complessivo di aiuti agricoli di diverse decine di miliardi di euro va a buon fine. I fondi europei, in altre parole, sono quasi sempre ben spesi dagli agricoltori italiani, con una percentuale di frodi ridottissima rispetto al totale degli stanziamenti – spiega Tiso. La maggior parte delle sospette frodi – sottolinea il rapporto – dopo un’attenta analisi si sono rivelate più semplici irregolarità amministrative, spesso conseguenza di normative stratificate che moltiplicano le possibilità di errore. I numeri ufficiali smentiscono dunque la percezione comune di un alto tasso di truffe nella gestione dei fondi europei, tutelati da ben tre livelli di controllo: regionale,nazionale ed europeo. I veri nodi da sciogliere sono quindi a livello politico, dove si identificano le risorse e gli obiettivi prioritari per l’agricoltura, e a livello amministrativo,dove è urgente semplificare procedure farraginose di assegnazione e adempimenti troppo complessi. Roma 17 gennaio 2020