L’agricoltura italiana rappresenta buona parte del patrimonio italiano; ed è per questo che va potenziata fino a renderla un vero e proprio modello economico, culturale e sociale a sé stante. Perché questo sia possibile è necessario investire su ambiti dall’ampia sostenibilità come il biologico, ma anche garantire l’accesso nel settore di quelle competenze di innovazione e ricerca che sono spesso parte del background giovanile.
Come Confeuro siamo assolutamente convinti che il futuro del primario, e quindi del Paese, dipenda molto dalla capacità di favorire il ricambio generazionale nel mondo agricolo. Ogni sforzo in questo senso risulta essenziale e va fatto in modo congiunto tra tutti gli attori del primario.
L’auspicio è che il G7 dell’agricoltura di Bergamo rappresenti un’occasione per raggiungere questi obiettivi. Noi dal canto nostro ci impegnamo sin da ora ad offrire tutto il contributo possibile.